DIARIO DI BORDO


RE:SET

L'isola si avvicina, o per lo meno mi piace pensare che sia così.
Il giro di boa è avvenuto a cavallo di Ferragosto, con il montaggio del promo/copia lavoro/momento di riflessione.
Importante. Fondamentale: cambiano le prospettive, cambiano le percezioni.


In quegli stessi giorni, più o meno, ho visto un interessante mini doc intitolato "L'isola analogica". Realizzato da Francesco Raganato (che non conosco ma questo non vuol dire nulla) e prodotto da " todoscontentos y yo tambien". L'isola analogica non ha niente a che vedere con la "nostra" isolanuda ma questo non vuol dire nulla, mi è piaciuto il racconto dell'isola e della sua storia profonda, mi sono piaciute le immagini, mi è piaciuta la musica e il montaggio e la fotografia. Insomma, mi è piaciuto.


Ieri sera ho finito di leggere "I gemelli Fahreneit" di Faber... bello, sublime! Mi ha oltremodo stupito per la sapiente tessitura di ogni racconto con il suo precedente e il successivo.
Ed oggi, mentre osservavo scorrere questo lattiginoso mare che dovrebbe avvicinarci all'isolanuda mi è tornato in mente Augé e il suo ragionamento sulla surmodernità.


RESET, per l'appunto, perché il diario è destinato a virare ad ogni soffio di vento e, in questo non troppo caldo mese di agosto, la corrente ha cambiato radicalmente corso (ma questo non vuol dire nulla).
RE-SET, ancora, perché pur permanendo gli stessi scenari, cambia la loro densità, la loro vicinanza-lontananza, il loro potere interno, l'equilibrio.
"E' L'ISOLA!" come esclama Franco introducendo (nel promo) la distesa liquida, ora lattiginosa.


Nel cielo nero sarebbe dovuta comparire la citazione di William Morris che introduce il bellissimo (almeno per me) "Impero" di Michael Hardt e Antonio Negri ma il moto ondoso-lattiginoso ha imposto un sacrificio rituale,un po' come quelli compiuti dai gemelli Fahreneit che si affidano all'impegno dell'Universo.

darioriccobono per Visionaria/IsolaNuda

30/08/2008
 
 



 

 
 
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